CASTREZZATO (BS) 25 Agosto 2009 - Come è ormai noto a tutti
i motociclisti e agli appassionati, il 3 e 4 ottobre prossimi l’Audodromo
Daniel Bonara di Franciacorta ospiterà l’edizione 2009
del Red Bull FIM Motocross delle Nazioni, l’evento che da 63
anni contrappone le squadre nazionali dei Paesi motociclisticamente
più forti al mondo.
Il Red Bull FIM Motocross delle Nazioni torna in Italia dopo ben
23 anni di assenza, l’ultima edizione tricolore si corse a Maggiora
nel novarese il 21 settembre 1986, con vittoria degli statunitensi,
l’Italia giunse al terzo posto, grazie a una formazione composta
da tre formidabili atleti, il parmense Michele Rinaldi, l’aretino
Corrado Maddii e il varesino Massimo Contini. Tre personaggi dal forte
carisma, rimasti nell’ambiente con ruoli importanti, Michele
Rinaldi è titolare del pluri iridato team Yamaha Motocross,
Corrado Maddii gestisce da anni una blasonata scuderia mentre oggi
è impegnato nel valorizzare il figlio Marco, Massimo Contini
è responsabile del settore motocross della Polizia di Stato.
Li abbiamo incontrati alla vigilia dell’appuntamento in Franciacorta
per avere opinioni e ricordi su quella strepitosa gara di Maggiora,
entrata nell’immaginario collettivo come la summa del motocross
moderno, ma anche un pronostico sul Nazioni 2009.
Michele Rinaldi: «Al Motocross delle Nazioni del 1986 corsi
nella classe 250cc alla quale ero passato dopo aver vinto il titolo
mondiale della 125cc nel 1984, erano gli ultimi anni della mia carriera
che si chiuse l’anno successivo lottando per il mondiale con
Jacky Vimond e Heinz Kinigadner. Al Nazioni di quell’anno l’America
era la squadra da battere, avevano i migliori piloti, il team più
forte, soprattutto avevano una tecnica motocrossitica totalmente differente
e molto più evoluta della nostra. Io allora andavo forte, ma
noi italiani e in genere le atre nazioni europee faticavano a mettere
insieme una squadra con 3 piloti di alto livello, gli americani si
presentarono invece con una squadra senza punti deboli con Johnny
O’Mara, David Bailey e Ricky Johnson tutti e tre di livello
molto più alto di noi nelle singole cilindrate. Il nostro terzo
posto fu un grande risultato. Non vincemmo nemmeno una manche ma salire
sul podio davanti al pubblico di Maggiora fu bellissimo ed ebbe un
valore doppio per la nostra immagine e le nostre carriere. Passando
all’edizione di quest’anno, per il Team Maglia Azzurra
molto dipenderà dalle caratteristiche del tracciato che è
stato realizzato all’interno dell’Autodromo. Sicuramente
non sarà la tipica pista italiana con grandi salite e terreno
duro, come fu Maggiora. Per questo gli italiani non avranno particolari
vantaggi dal fatto di 'giocare in casa’, ma la formazione di
quest’anno (David Philippaerts, Antonio Cairoli e Davide Guarneri
ndr) conta su tre piloti molto forti. In teoria l’Italia può
ottenere un grande risultato, può anche vincere, molto dipenderà
però dal tipo di mentalità con la quale i singoli piloti
si presenteranno al via della gara».
Corrado Maddii: «Il 1986 per me fu un anno strano. Inizialmente
dovevo correre in 125cc, quell’anno io ero un pilota Kawasaki,
la Casa all’ultimo minuto decise però di passarmi nella
500cc dove si pensava io potessi essere competitivo. Affrontai la
stagione con una moto praticamente di serie. Non avevo nessuna esperienza
con la mezzo litro, dovetti cambiare completamente stile di guida
vista l’enorme differenza di potenza, mi aiutò il fatto
di aver studiato i grandi Campioni della 500cc di allora come Thorpe
e Malherbe. Così anche al Nazioni corsi con la 500cc. A Maggiora
ottenemmo un terzo posto che era il massimo per noi. Così salimmo
sul podio con gli americani e gli inglesi, che era l’obiettivo
chiesto dalla Federazione Motociclistica Italiana. Disputammo tre
belle manche sostenuti da un pubblico che poche volte ho rivisto,
fu uno dei migliori risultati di sempre del Team Italia al Motocross
delle Nazioni. Parlando di Franciacorta 2009, posso dire che da italiano
mi auguro che il Team Maglia Azzurra possa trionfare. La pista probabilmente
favorirà gli americani più abituati a correre sui circuiti
artificiali del Supercross. Vedo l’Italia sicuramente sul podio,
mentre l’America è la nazione da battere, un team che
si è dimostrato fortissimo nelle due ultime edizioni del 2007
e 2008 dove gli Usa hanno vinto a mani basse».
Massimo Contini: «Nel 1986 correvo con la Cagiva, i miei compagni
di squadra erano Strijbos, Vehkonen e Van De Berk, io ero il meno
veloce tra di loro soprattutto sulla sabbia, ma disputai ugualmente
un buon Campionato mondiale della 125cc per questo fui selezionato
per il Nazioni insieme a Rinaldi e Maddii che erano i miei maggiori
rivali in quegli anni nella ottavo di litro. Alla fine venne fuori
un bel risultato, frutto dell’affiatamento del nostro gruppo
e alla spinta del pubblico che mi aiutò moltissimo, soprattutto
nella mia seconda manche. Un podio al Nazioni è sempre un podio
e non credo che fosse umanamente possibile ottenere di più.
Fu uno dei migliori risultati di sempre del Team Italia e tutto l’ambiente
ci riconobbe l’importanza di quel traguardo. Per quanto riguarda
l’edizione 2009 posso dire che vincere il Nazioni è una
impresa difficile da realizzare, ma quest’anno i nostri azzurri
hanno una opportunità concreta. Sono sicuro che il Team Maglia
Azzurra sarà sul podio e avrà ottime chanches di vittoria.
Non resta che attendere il 4 e 5 ottobre per godersi lo spettacolo
e vedere cosa succederà in pista…».